In un articolo per la neonata EuroScacchi, “Dubois o dell’occasione perduta”, n. 1, febbraio 2009, pp. 20-22, il Maestro FIDE Massimiliano Lucaroni ha ricordato Serafino Dubois:
Per la sua notevole forza di gioco e per la sua passione di scrittore e divulgatore (fu tra l’altro il fondatore della prima rivista italiana di scacchi) Dubois avrebbe ben potuto ricoprire in Italia un ruolo simile a quello assunto da Cigorin in Russia, ossia il fondatore e precursore di una moderna scuola di scacchi nazionale, da prendere a modello e insegnamento per le generazioni successive. Che dire, una grande occasione perduta! Per ulteriori approfondimenti su questa figura così importante ma ancora oggi relativamente poco conosciuta, si può consigliare l’interessante libro “Serafino Dubois il Professionista” edito dalle Messaggerie Scacchistiche, autori Alessandra Innocenti e Lorenzo Barsi. Ecco di seguito la più brillante delle vittorie conseguite da Dubois nel match con Steinitz.
W. Steinitz – S. Dubois
4ª del match; Londra, 1862
Gambetto Evans C51
Commenta il Maestro FIDE Massimiliano Lucaroni. Nostro invece il corsivo.
1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 Ac5 4. b4 Ab6 5. b5 Ca5 6. Cxe5 Ch6 7. d4 d6 8. Axh6 dxe5 9. Axg7 Dg5!?
Nonostante all’epoca della partita la teoria delle apertura fosse ancora allo stato embrionale, pur tuttavia l’analisi di alcune partite aperte, quali il Gambetto di Re e il Gambetto Evans aveva già raggiunto notevoli livelli di profondità. Qui ad esempio siamo ancora in piena teoria del XIX secolo! Nella seconda partita del match Dubois a questo punto aveva proseguito con 9. ... Tg8, ottenendo in seguito buone possibilità di vittoria prima della patta conclusiva.
Commmentava Dubois ne “Le principali aperture del giuoco di scacchi”, Monaldi, Roma, 1868, p. 137: “Mossa tentata dall’Autore contro Anderssen e Steinitz però con poco buona fortuna. Il Chess World l’attribuisce a Paulsen, e pretende a torto essere essa migliore di 9. ... Tg8”.
10. Axh8 Cxc4!
Il Nero ha ceduto la Qualità, ma il dinamico compenso che ne ha ottenuto ben si attaglia allo stile brillante e aggressivo di Serafino.
12. Af6!?
Ovviamente Steinitz non è da meno e con la mossa del testo cerca di forzare delle semplificazioni, per poi sfruttare il proprio vantaggio di materiale.
12. ... Dg6 13. Dd3 Dxf6 14. Dxc4 0-0-0!
Qui si vede la gloriosa scuola italiana all’opera! Invece di catturare il Pedone centrale in d4, il Nero punta tutto sulla rapida mobilitazione dei pezzi.
15. dxe5?!
Considerato il notevole vantaggio di sviluppo del Nero, questa mossa che porta alla completa apertura di colonne e diagonali non appare molto convincente. Forse era giunto il momento di accelerare lo sviluppo, anche a scapito del materiale, con 15. Cc3.
15. ... Dxe5 16. Ca3
Ora su 16. Cc3 seguirebbe 16. ... Ad4.
16. ... Ae6! 17. De2 Dc3 18. Df3?!
Probabilmente Steinitz pensava che il cambio delle Donne avrebbe smorzato l’attacco dell’avversario, ma è esattamente vero il contrario! La migliore chance pratica sembra essere 18. Tad1 e dopo 18. ... Dxa3 19. Txd8+ Rxd8 20. Td1+ Re8 21. Dh5 la posizione è ancora piena di vita.
18. ... Dxf3 19. gxf3
19. ... Ac5!
Forse la mossa sfuggita a Steinitz! Ora l’unica per resistere era 20. Tad1, ma dopo 20. ... Axa3 il Bianco è atteso da un finale alquanto deprimente.
Ecco l’imprevisto! Come arguì Bobby Fischer nei suoi commenti al match per Chess Life nel 1964, Steinitz confidava invece nell’immediata 19. ... Ah3 cui era pronto a rispondere con la salvifica 20. Rh1!.
20. Cb1? Ah3! 0 : 1.
Il Bianco abbandona, poiché per sfuggire al matto è costretto a ingenti cessioni di materiale.
Commmentava Dubois ne “Le principali aperture del giuoco di scacchi”, Monaldi, Roma, 1868, p. 137: “Mossa tentata dall’Autore contro Anderssen e Steinitz però con poco buona fortuna. Il Chess World l’attribuisce a Paulsen, e pretende a torto essere essa migliore di 9. ... Tg8”.
10. Axh8 Cxc4!
Nell’ottava partita del match Dubois proseguirà con la più debole 10. ... Dxg2? e dopo 11. Tf1! Cxc4 12. De2 il Bianco ottenne di già un vantaggio decisivo.
11. 0-0 Ag4!Il Nero ha ceduto la Qualità, ma il dinamico compenso che ne ha ottenuto ben si attaglia allo stile brillante e aggressivo di Serafino.
12. Af6!?
Ovviamente Steinitz non è da meno e con la mossa del testo cerca di forzare delle semplificazioni, per poi sfruttare il proprio vantaggio di materiale.
12. ... Dg6 13. Dd3 Dxf6 14. Dxc4 0-0-0!
Qui si vede la gloriosa scuola italiana all’opera! Invece di catturare il Pedone centrale in d4, il Nero punta tutto sulla rapida mobilitazione dei pezzi.
15. dxe5?!
Considerato il notevole vantaggio di sviluppo del Nero, questa mossa che porta alla completa apertura di colonne e diagonali non appare molto convincente. Forse era giunto il momento di accelerare lo sviluppo, anche a scapito del materiale, con 15. Cc3.
15. ... Dxe5 16. Ca3
Ora su 16. Cc3 seguirebbe 16. ... Ad4.
16. ... Ae6! 17. De2 Dc3 18. Df3?!
Probabilmente Steinitz pensava che il cambio delle Donne avrebbe smorzato l’attacco dell’avversario, ma è esattamente vero il contrario! La migliore chance pratica sembra essere 18. Tad1 e dopo 18. ... Dxa3 19. Txd8+ Rxd8 20. Td1+ Re8 21. Dh5 la posizione è ancora piena di vita.
18. ... Dxf3 19. gxf3
19. ... Ac5!
Forse la mossa sfuggita a Steinitz! Ora l’unica per resistere era 20. Tad1, ma dopo 20. ... Axa3 il Bianco è atteso da un finale alquanto deprimente.
Ecco l’imprevisto! Come arguì Bobby Fischer nei suoi commenti al match per Chess Life nel 1964, Steinitz confidava invece nell’immediata 19. ... Ah3 cui era pronto a rispondere con la salvifica 20. Rh1!.
20. Cb1? Ah3! 0 : 1.
Il Bianco abbandona, poiché per sfuggire al matto è costretto a ingenti cessioni di materiale.