Per poco che fui al piano quinquennale io altruisticamente derogai, perché le parole di Machado – che da giovane leggei – mai dimenticai. E così alla mancanza di fantasia derogai; alla menzogna nel mio piccolo derogai, e coraggiosamente la verità m’inventai. E la Telesilla comunque io aiutai, come potei e come sapei, anche se al piano quinquennale derogar dovei. Per poco che fui tutto il mio poco le dei e nulla indietro mai le chiei, neppur quando in disgrazia cadei. Affanculo – in deroga e non – in tanti mandai, e colà li mandai per me, per lei, ma anche per voi, anche se d’esser capito mai m’illudei né mai dubitai. Dello 小人 pure mi beccai, e anche all’offesa – oltre al danno – derogai, purché l’altrui tàitai (太太) nel mio paese come a casa sua fosse zài (在). L’ira dei pappi suoi io sfidai, e pure le senili gelosie dei vinai e dei bottegai miei io sfidai. Tutto per lei io perdei, ma molto di più per me guadagnai, perché né fascista né razzista fui mai: né la prima volta quando per caso la incontrai, né l’ultima quando per amicizia la chiamai. E a razza e fascio inderogabilmente non derogai neppur quando un sciur padrun grugnì mai e poi mai, né quando zài (在) zonzo come un gonzo invano la aspettai. Non sarete tutti amici miei, non sarete tutti amici suoi, e non tutti forse la chiamerete tàitai (太太), ma nessuno dir dovrà mai – mai e poi mai – ch’io a fascio e razza derogai; e nessun negar dovrà mai ch’io sempre come una tàitai (太太) la chiamai e la trattai, e che per poco che fui tanto io fei, per me, per lei, ma anche per voi. |
Monday, May 20, 2013
Per poco che fui...
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