Monday, May 20, 2013

Per poco che fui...

Per poco che fui
al piano quinquennale io altruisticamente derogai,
perché le parole di Machado – che da giovane leggei –
mai dimenticai.
E così alla mancanza di fantasia derogai;
alla menzogna nel mio piccolo derogai,
e coraggiosamente la verità m’inventai.
E la Telesilla comunque io aiutai,
come potei e come sapei,
anche se al piano quinquennale derogar dovei.
Per poco che fui
tutto il mio poco le dei
e nulla indietro mai le chiei,
neppur quando in disgrazia cadei.
Affanculo – in deroga e non – in tanti mandai,
e colà li mandai per me, per lei,
ma anche per voi,
anche se d’esser capito mai m’illudei
né mai dubitai.
Dello 小人 pure mi beccai,
e anche all’offesa – oltre al danno – derogai,
purché l’altrui tàitai (太太)
nel mio paese come a casa sua fosse zài (在).
L’ira dei pappi suoi io sfidai,
e pure le senili gelosie dei vinai e dei bottegai miei
io sfidai.
Tutto per lei io perdei,
ma molto di più per me guadagnai,
perché né fascista né razzista fui mai:
né la prima volta quando per caso la incontrai,
né l’ultima quando per amicizia la chiamai.
E a razza e fascio inderogabilmente non derogai
neppur quando un sciur padrun grugnì mai e poi mai,
né quando zài (在) zonzo come un gonzo invano la aspettai.
Non sarete tutti amici miei,
non sarete tutti amici suoi,
e non tutti forse la chiamerete tàitai (太太),
ma nessuno dir dovrà mai
– mai e poi mai –
ch’io a fascio e razza derogai;
e nessun negar dovrà mai
ch’io sempre come una tàitai (太太)
la chiamai e la trattai,
e che per poco che fui
tanto io fei,
per me, per lei,
ma anche per voi.

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