Di tutte le obiezioni agli scacchi960 – idem to say Fischerandom – la più trita e sincera è stata esposta a Roma nel 2006 dal Grande Maestro Oleg Romanishin. A.D.R.:
Perché eliminare la teoria e consentire a chiunque di partire dallo stesso livello? Ho studiato gli scacchi per quarant’anni e mi fate partire allo stesso livello di qualcuno che ha trascorso tutto quel tempo a bere e guardare la TV?A domanda rispose, ancorché dalla segregazione cellulare di un carcere giapponese, l’undicesimo Campione del Mondo di scacchi classici Bobby Fischer:
Non mi piace riposare sugli allori. Oggi mi interessano i Fischerandom, progetto un nuovo orologio. Oggi mi preme di rendere gli scacchi un gioco più avvincente. Non mi interessa crogiolarmi sulla mia sedia a dondolo pensando a quel che feci dieci, venti o trent’anni fa.Nonostante le fisiologiche e prevedibili resistenze del circuito, oggi – seppellito Fischer – gli scacchi960, relegati in origine dagli organismi internazionali e nazionali nel “ghetto” dei ludibri eterodossi, sono ormai una consolidata nicchia d’ogni cartellone-carrozzone classico che si rispetti. L’interesse degli appassionati, insomma, ha costretto organizzatori e dirigenti spesso tetragoni a contemplare gli scacchi “eretici” di Fischer nel pantheon delle 64 case. Per il momento accontentiamoci!
V. Gurevich (2445) – M. Zaitsev (2489)
Waldbronn, 26 aprile 2009
rnnkbrqb/pppppppp/8/8/8/8/PPPPPPPP/RNNKBRQB
Posizione 475
Waldbronn, 26 aprile 2009
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Posizione 475
![[ V. Gurevich (2445) – M. Zaitsev (2489); Waldbronn, 26 aprile 2009; rnnkbrqb/pppppppp/8/8/8/8/PPPPPPPP/RNNKBRQB; Posizione 475 ]](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGuP7tWZDxxrq6xFiVfKe-9mYj9_c8n_ioo_msDuVQgwsMuvhKYtN7P70AsLRypSCeMVtvlTFGr4RXPnJTliTvMIgprk5Q6lnrsR5bHEGy01wSZk8LIH8jZy4LAJkpATpvd__OpDyKxMM/s320/gurevich_tseitlin.png)