Sunday, June 30, 2013

密吗字?

给塞尼亚 (Gěi Sāiníyǎ)

IN SAENIAM

A latronibus esse te fututam
dicis, Saenia: sed negant latrones.


A SENIA

Senia, tu dici d’esser stata
dai banditi violentata.
Ma rispondon risentiti
che ciò è falso quei banditi.


给塞尼亚

塞尼亚,你说土匪强奸了你,
但自己被冤枉了。


Marco Valerio Marziale, Epigrammi, xii, 26 (27)

[Traduzione di 莫东科 (Mò Dōngkē)]

Antonio Ligabue, “Gorilla con donna”

密吗

Serafino Dubois vs. Duca di Rignano
Daniel Willard Fiske, “The Book of the First American Chess Congress”, New York, Rudd & Carleton, 1859, pp. 141-142

Friday, June 28, 2013

Chivalrously and gallantly

It is proper to mention that Mr. Brodie chivalrously entered the lists as a provisional combatant, pending the arrival of Mr. Schumoff, who was hourly expected from St. Petersburgh; and although he was unfortunate in being cast to play against so practised an antagonist, he sustained his place gallantly, and was not ingloriously defeated.

Howard Staunton, “The Chess Tournament”, Londra, Harrison and son, 1852, p. 15


納什均衡點

新浪微博:侯逸凡

侯逸凡 (Hóu Yìfán):新浪微博

I’m not so easy

時間機器

 



Serafino Dubois, 2012. Da Massimo Salvatorelli, “Il Maestro di Scacchi”, Milano, Edizioni Piemme SpA, 2012.

Wednesday, June 26, 2013

Facta concludentia

AD PAULAM

Moechus erat: poteras tamen hoc tu, Paula, negare.
     Ecce vir est: numquid, Paula, negare potes?

A PAOLA

Era il tuo drudo, ma allora potevi dir, Paola, che no.
     Ecco è il tuo sposo: Paola, dirai ancora che no?

给保拉

以前他是你的情夫,但是保拉你可以说他不是。
     现在他是你的丈夫:保拉你能说他不是吗?


Marco Valerio Marziale, Epigrammi, i

[Traduzione di 莫东科 (Mò Dōngkē)]

Meritocrazia

Thru the Walls

Giacomo in his prime.

Tuesday, June 25, 2013

Arricchirsi è poi così glorioso?

角子機

Due come noi

Due come noi, anche se... non siamo noi
Foto: Isadora Duncan

Chat-Oiseau

Jean-Michel Folon, Chat-Oiseau, 1994
Foto: Isadora Duncan

Chat

Jean-Michel Folon, Chat, 1996
Foto: Isadora Duncan

Mediterranée

Jean-Michel Folon, Mediterranée, 2001
Foto: Isadora Duncan

25ème Pensée

Jean-Michel Folon, 25ème Pensée, 1999. Photo: Mado Flynn.

L’envol

Jean-Michel Folon, L’envol, 2002
Foto: Isadora Duncan

Vivre

Jean-Michel Folon, Vivre, 2002
Foto: Isadora Duncan

风水 (Fēng shuǐ)

Jean-Michel Folon, Je me souviens, 2003. Photo: Mado Flynn.

Je me souviens

Jean-Michel Folon, Je me souviens, 2003
Foto: Isadora Duncan

Partir

Jean-Michel Folon, Partir, 2002
Foto: Isadora Duncan

Il Giardino delle Rose

Firenze, 25 giugno
Foto: Isadora Duncan

Sunday, June 23, 2013

甜蜜的生活



全世界无产者,联合起来!

空想社会主义

Imaginary Beings

Antonio Ligabue, Tigre reale (Bengal Tiger), 1941.

Antonio Ligabue, Il re della foresta (The King of the Forest), 1951–1962.

Antonio Ligabue, Scimmia (Monkey).

维纳斯

AD ARTEMIDORUM

Pinxisti Venerem, colis, Artemidore, Minervam:
et miraris, opus displicuisse tuum?


AD ARTEMIDORO

Artemidoro, hai dipinto una Venere e adori Minerva;
e ti stupisci che poco piaccia quest’opera tua?


给阿特米多罗

阿特米多罗,你画了一副维纳斯,但你敬慕的却是米涅瓦;
你深感惊讶,这一作品不受人喜爱。


Marco Valerio Marziale, Epigrammi, v, 17

[Traduzione di 莫东科 (Mò Dōngkē)]

Magna Carta

Dal professor Mauro Berni riceviamo e volentieri riversiamo un’altra partita di Sergio Bianchi, relativa alla ii Coppa Latina per corrispondenza (i maggio 1975 – 30 aprile 1978), originalmente pubblicata su Telescacco!, gennaio 1978.

Sergio Bianchi – Pierre Pauchard
ii Coppa Latina per corrispondenza, 1975-1977
Francese C06

1. e4 e6 2. d4 d5 3. Cd2 Cf6 4. e5 Cfd7 5. Ad3 c5 6. c3 Cc6 7. Ce2 cxd4 8. cxd4 Db6 9. Cf3 f6 10. exf6 Cxf6 11. 0-0 Ad6 12. b3. “Una mossa equivalente alla continuazione 12. Ad2; infatti ha l’uguale scopo di collocare l’Alfiere di Donna sulla grande diagonale. Nella partita Rubel’ – Bivšev, Leningrado 1958, è seguito 12. ... 0-0 13. Ab2 Ad7 14. Cg3 [...] 14. ... g6 15. Ce5 Axe5 16. dxe5 Ce8 17. h4 e il Nero ora avrebbe dovuto giocare 17. ... Cb4”. (Giorgio Porreca, “La Difesa Francese”, Milano, U. Mursia editore S.p.A., 1977-1984, p. 63). 12. ... 0-0 13. Ab2 Ad7 14. Cg3 Rh8 (14. ... Tae8 15. Ce5!±) 15. Ab1. Se 15. Rh1 allora 15. ... Cb4! (15. ... Tae8 16. Ce5! Ac8?! 17. f4 Cxd4? 18. Ag6!+- Serper – Martin, Baguio 1987) 16. Ab1 Ab5 17. Te1 Cg4 18. Rg1 e5!= Rublevsky – Matlak, Ostrava 1992. 15. ... a5 16. a3 Tac8 17. Te1 Ce7 18. Ce5 Ae8 19. Te3 Axe5 20. dxe5 Cd7 21. Ad4 Dd8 22. Ad3 Ag6 23. Dg4 Cf5 24. Tee1 Cc5. Da considerare 24. ... Cxd4 25. Dxd4 Axd3 26. Dxd3 Cc5 eccetera. 25. Axc5 Txc5 26. Ce2 De7 27. Cf4 Ae8 28. b4 axb4 29. axb4 Tc3 30. Ta8 g6 31. h4 Cg7 32. Te3 Tb3 33. b5 Af7? (33. ... Tb4)


34. Txf8+. Era immediatamente decisiva 34. Dg5! Db4 35. Txf8+ Dxf8 36. Dh6+-. 34. ... Dxf8 35. Dg5 Cf5. Comunque dopo 35. ... Tc3 36. Df6 Rg8 37. h5 il Bianco detta legge. 36. Th3 Ta3 37. Axf5 Ta1+ 38. Rh2 exf5. Anche 38. ... gxf5 è confutata da 39. h5. 39. h5 gxh5 40. Dxf5 1 : 0.

Wednesday, June 19, 2013

Il Bar Genio

C’era una volta a Firenze, nella centralissima Via San Gallo, a due passi dalla casa di Clarice Benini (vice Campionessa del Mondo nel ’37), uno scalcinato bar, buio, umido e popolarissimo: il Bar Genio. Nessuno oggi se lo ricorderebbe per i suoi caffè o per i suoi aperitivi, né tantomeno per i suoi tavoli di tressette e briscola. Più che come Caffè, infatti, il Genio si distingueva come circolo di scacchi: il più affollato e cosmopolita della storia fiorentina. Lo fondò (in senso scacchistico) un oriundo argentino, Sergio Bianchi, già Maestro dell’A.S.I.G.C. e Campione Italiano per corrispondenza nel ’62. Dopo aver bramato per tutta la vita 30 metri quadri in cui esercitare la propria inconfessa vocazione demiurgica, nei primi anni ’70, dopo infiniti stenti e pellegrinaggi, ormai imbiancato e sciancato, Bianchi srotolò il suo tappeto di mezzanotte al Genio. Nell’indifferenza dei proprietari, egli fu lestissimo a intrufolarsi come una talpa nel retro e a sedersi là con tutta la famiglia (e siccome era solo al mondo, tutti eran la sua famiglia). Il Genio non assomigliò mai a un manierato circolo di scacchi, ma piuttosto a un accampamento di zingari: per la simbolica posta di un caffè (anche in multiproprietà) si entrava alle sette del mattino e si usciva dopo mezzanotte. Non fu dunque un caso che Sergio si trovasse là quando il cuore gli scoppiò, lo stesso giorno in cui per la prima volta uomini in divisa — ancorché della Misericordia — profanarono la sacra Ambasciata dei Perdigiorno. Il bar degli scacchi, tuttavia, sopravvisse al suo fondatore e, ancora negli anni ’80, l’anacronistico androne pullulava di colorita e disordinata umanità: il plurilaureato Costantino, Immortale Presidente della Terra (carica onorifica assolutamente autoreferenziale con la quale si era elaborato il lutto di un papà fascista fucilato in piazza dai partigiani); il Ragioniere, un ometto rubizzo che, scampato al sanatorio di Pratolino ma non ancora all’altrui tornaconto, non anelava che la pensione e un sigaro toscano all’ombra di una casetta in campagna che non riusciva mai a comprarsi; Corrado, l’obliteratore delle schedine del Totocalcio, che “per principio” non giocava mai una partita dall’inizo alla fine, ma che per lo stesso arcano principio difendeva sempre le cause perse di qualcun altro con argomentazioni spesso stupefacenti per pertinenza e sottigliezza; Pasquale, Mezzo Metro di Calabria laureando in ingegneria (e già destinato alla Pubblica Amministrazione), che non appena entrava in perimetri estranei, per familiarizzare, si premurava subito di chiedere: “Per cortesia: dove sono i servizi?”; Enzo, con le sue delusioni sentimentali e la sua dolcezza meridionale; Gianfranco, miope figlio di papà sempre inebriato della sua boria salentina; eccetera eccetera eccetera.
Nemmeno l’ARCI e la UISP avrebbero mai saputo rifondare un’associazione scacchistica così open source e new global quale allora fu il Bar Genio.
Anni dopo, invece, l’avrei rivisto trasformato in un locale à la page — non più Genio ma Genius — per pariolini riuniti in fascio; ahimè... domani è un altro giorno!
Quando iniziai a frequentare il Genio — non stop, dalla mattina presto a mezzanotte — Mahmud era già un mito. Erano (eravamo) tutti innamorati dei suoi scacchi assoluti e romantici e delle sue esotiche insonnie.
Non ricordo il giorno in cui lo conobbi, ma ricordo bene che l’amicizia era già là prima di me. Egli era all’aspetto un uomo esile, ancora giovane, con gli occhi ardenti e il sorriso chiaro e splendente. La solitudine nel cuore e una storia troppo personale l’avevano portato nella nostra industrializzata penisola, a rimpinguare la già allora folta schiera di quanti sono condannati a vagare, rifugiati sull’inerme via della fuga.
Ci frequentammo per più di un anno, di giorno e di notte, con gli spiccioli contati per il caffè e le sigarette e null’altro da risparmiare. Non c’era probabilmente nulla di magico nella nostra amicizia, se non il desiderio (il bisogno?) che un amico speciale possedesse la parola dell’altro. Come altri prima di noi, fumavamo e tiravamo le ore piccole e pensavamo di cambiare il mondo; e come altri dopo di noi, ci illudevamo che il mondo non avrebbe cambiato noi.
Un giorno lo accompagnai alla Posta Centrale in Piazza della Repubblica, dove il fratello Mohammed gli aveva spedito sul filo del telegrafo 8 dollari e 6 parole perché non dimenticasse l’amore dei suoi. Non so come mi perdonai la vergogna di essere occidentale, nonostante la mia estraneità alla città, agli autobus, alle macchine, al denaro, alle parole, alle scommesse, ai giornali, ai convenevoli, alle discussioni, al cinema, alla radio, ai fidanzamenti, ai matrimoni, alle ricchezze, all’intimità di comodi amori. Nonostante tutto, a fronte dei suoi numeri (8+6=14), ero assolutamente, irrimediabilmente figlio del Dio maggiore.
In Mahmud scintillava uno spirito prezioso, intelligente, elegante, ironico e colto. Non si annoiava mai della gente. Financo nel pensiero scacchistico di Pasquale egli era capace di scoprire il lato in fiore — “Pasquale prega, non analizza” — proprio mentre l’impudico Mezzo Metro, misero e furfante, genuflesso alla scacchiera, pregava e ripregava ché le sue trionfali visioni si avverassero.
Il suo senso della dignità — in nome del quale, sulla cresta possente dell’orgoglio, era inflessibile nel rifiutare un’offerta di lavoro indegna del suo censo — rasentava a volte l’autolesionismo. Ricordo che una volta racimolammo per lui 50.000 lire, con la speranza che non passasse l’ennesima notte al freddo, nel suo stellatissimo Grand Hôtel a cielo aperto. Il mattino dopo lo trovai invece sulla soglia del bar vestito come un principe — con l’anima su un vassoio — ansioso di rioffrirmi quel caffè che gli offrivo io tutti i giorni. Accettai. Eravamo entrambi uomini che costavano poco!
So che i suoi ultimi giorni a Firenze furono uno stillicidio di solitudine e miseria. Il proprietario del bar gli aveva intimato di non rimetter piede nel locale e a nulla valsero le nostre accorate preghiere perché ci ripensasse. Le sirene ulularono, e dopo la città, anche il Genio gli spense vetrine e finestre. Dopo di allora ricordo di averlo aspettato giorno e notte in piedi su strade secondarie, nelle sale delle stazioni e lungo i marciapiedi. Gli altri egiziani di fede cristiana mi invitarono più volte a non perder tempo con lui. Solo qualche anno dopo, qualcuno mi disse che era stato imprigionato per vagabondaggio e poi, con burocratica conseguenza, reistradato nella patria miseria. Altri invece continuarono a riconoscerlo ovunque, come il miraggio di un deserto seminato di sbarre, filo spinato, serrature e cementi.
Io non mi illusi mai. Nel profondo del cuore ho sempre saputo che le lunghe notti spese nell’illusione di rincontrarlo erano solo un modo per fermare il tempo e legarlo stretto ai miei vent’anni.
Di lui infatti non so nulla, se non che ha dormito in prigioni e anche in alberghi a cinque stelle con barboni e pulci e principi e randagi, lontano dalla sua lingua e dai suoi cari; e che certo ha patito la solitudine più del freddo e della fame. So però che quando c’era una scacchiera, di legno o di marmo, di cartone o di tela cerata, alla Mecca o in prigione, ecco allora che il tambourine man si tramutava nel cavaliere dell’eterna gioventù, alto e possente come Nasser in sella al suo cavallo bianco, pronto a seguire senza compromessi la legge del suo cuore, e ’fanculo a tutto il mondo, ai suoi conformisti, ai suoi illuminati progressisti (ma sempre fino a un certo punto) e ai suoi multinazionali gendarmi.

Mahmud - G. Fortunato
Firenze, 1984
Est-Indiana E77

1. d4 Cf6 2. c4 g6 3. Cc3 Ag7 4. e4 d6 5. f4
Il cosiddetto “Attacco dei Quattro Pedoni”.
5. ... 0-0 6. Cf3 c5 7. d5 e6 8. Ae2 exd5 9. e5!?
Il “Gambetto Fiorentino”.
9. ... dxe5 10. fxe5 Cg4 11. Ag5 Db6?
Un’innovazione di cui il narciso Gianfranco era orgogliosissimo...
12. Cxd5!
Avanti popolo!
12. ... Dxb2 13. Tb1 Dxa2 14. 0-0 Cxe5?
La brama dei Pedoni! Era invece di prammatica un’austera continenza (14. ... Cc6!).
15. Ce7+!
Lungi dal premettere 15. Cxe5? Axe5, giacché dopo 16. Ce7+ Rg7 il Re nero è al sicuro.
15. ... Rh8 16. Cxe5 Axe5 17. Txf7!!
Il miracolo del sacrificio! All’improvviso il ciarliero pugliese, silenziosissimo, si assorse in una lunga ponzata. Tutte le varianti evocavano però lo stesso incubo. Se infatti 17. ... Txf7 allora 18. Dd8+ Rg7 19. Dg8 matto; se invece 17. ... Ag7 allora 18. Txf8+ Axf8 19. Af6+ Ag7 20. Dd8 matto. Se infine 17. ... Ad4+ allora 18. Dxd4+!! finis.
17. ... Cd7
Con la morte nel cuore. Nelle analisi del senno di poi Gianfranco propugnava 17. ... Tg8, onde svelenire l’attacco avversario con il sacrificio di una Qualità, ma Mahmud lo disilluse prontamente con 18. Ad3!, da cui 19. Txh7+! Rxh7 20. Dh5+.
18. Txf8+ Cxf8 19. Dd5!!
Rigor mortis. Il Bianco minaccia sia Dd5-g8 matto che Dd5xe5 matto.
19. ... Dxb1+
Ancora un interludio! Se 19. ... Ad4+ allora 20. Dxd4+!! come poi nel testo.
20. Af1 Ad4+ 21. Dxd4+!!
La Piramide del Genio!
21. ... cxd4 22. Af6 matto.

生存还是毁灭

美女与野兽 (Beauty and the Beast)

Monday, June 17, 2013

聖母經



2013年6月1日
Associazione Culturale Linguistica Italo-Cinese (ACLIC)
Via Fabio Filzi, 186 · 59100 Prato

In seconda fila da sinistra: Alessandra, Lorenzo, Marco, Ilaria, 丽丽 (Lìlì)
In prima fila: 采蘑菇的小姑娘 (le bambine che raccolgono funghi)

亚历山德拉和洛伦佐的朋友

Grassina, 16 giugno 2013
亚历山德拉和洛伦佐的朋友

Francesca

2013年6月16日

“Il Delta della Luna” 舞蹈学校定于2013年6月16日星期日晚上20:45时在 Grassina (地址: Teatro della Casa del Popolo di Grassina - Piazza Umberto I,14 - 50015 Grassina) 举行精彩的期末舞蹈表演。届时敬请您光临。

Associazione Culturale “Il Delta della Luna” 舞蹈学校

卡拉OK (Karaoke)


Cin Cin

A Dinner a Day

Dinner at a restaurant just outside Florence in Osmannoro with 丽丽 (Lìlì)’s friends on Saturday, June 15.

狮子和虎

Katie e 丽丽 (Lìlì)

林丽丽

Round Table

Dinner at a restaurant just outside Florence in Osmannoro with 丽丽 (Lìlì)’s friends on Saturday, June 15.

中国菜 (Chinese cuisine)

6月15日:亚历山德拉和洛伦佐享用中式晚餐丽丽提供的。

Saturday, June 15, 2013

侯逸凡来了!

Breaking news da ChessBase.com:

After three very close games, the players went out for blood in their final standard time control confrontation. Navara deviated early in the Scheveningen. Yìfán outplayed the Czech for the majority of the game, but misplayed the endgame and was lucky that Navara could not finish her off in time trouble. She won the blitz tiebreak to take the title. [...].
In two blitz tiebreak games the players once again scored 1-1, so that an armageddon game was needed to decide the winner. This was won by 侯逸凡 (Hóu Yìfán), who was thus declared the overall winner of the ČEZ Chess Trophy 2013.

侯逸凡 (Hóu Yìfán) – David Navara
Čez Chess Trophy 2013; Blitz tie-break game 1; Prague, June 14, 2013
Sicilian Defence B53

1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Qxd4 Nf6 5. Nc3 Nc6 6. Bb5 Nd7 7. Bxc6 bxc6 8. e5 Qb6 9. exd6 Qxd4 10. Nxd4 exd6 11. Nxc6 Bb7 12. Na5 Bxg2 13. Rg1 Bh3 14. Bf4 Ne5 15. 0-0-0 f6 16. Nb5 Kd7 17. Bxe5 fxe5 18. Nxd6 Bxd6 19. Nc4 Ke7 20. Rxd6 1–0.

David Navara – 侯逸凡 (Hóu Yìfán)
Čez Chess Trophy 2013; Blitz tie-break game 2; Prague, June 14, 2013
Sicilian Defence B76

1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Nxd4 Nf6 5. Nc3 g6 6. Be3 Bg7 7. f3 Nc6 8. Qd2 0-0 9. 0-0-0 d5 10. Qe1 Be6 11. h4 Qa5 12. Nb3 Qd8 13. h5 Rc8 14. hxg6 fxg6 15. exd5 Nxd5 16. Qh4 Rf7 17. Qxh7+ Kf8 18. Bh6 Ncb4 19. Qh8+ 1–0.

David Navara – 侯逸凡 (Hóu Yìfán)
Čez Chess Trophy 2013; Armageddon game; (Blitz); Prague, June 14, 2013
French Defence C17

1. e4 e6 2. d4 d5 3. Nc3 Bb4 4. e5 c5 5. Bd2 Ne7 6. a3 Bxc3 7. Bxc3 cxd4 8. Bxd4 0-0 9. f4 b6 10. Nf3 Ba6 11. Bd3 Bxd3 12. cxd3 Nbc6 13. 0-0 Qd7 14. Bf2 Rac8 15. Qa4 Nxe5 16. Qxd7 Nxd7 17. Rac1 Rxc1 18. Rxc1 Rc8 19. Rxc8+ Nxc8 20. Nd4 Nc5 21. f5 e5 0–1.

侯逸凡 (Hóu Yìfán). Photo: Anežka Kružíková.

Friday, June 14, 2013

和局

David Navara – 侯逸凡 (Hóu Yìfán)
Čez Chess Trophy 2013; match game 4; Prague, June 14, 2013
Sicilian Defence B90

1. e4 c5 2. Nf3 d6 3. d4 cxd4 4. Nxd4 Nf6 5. Nc3 e6 6. Be3 a6 7. Be2 Qc7 8. a4 b6 9. f4 Bb7 10. Bf3 Nbd7 11. Qe2 e5 12. 0-0-0!? (12. Nf5 g6 13. fxe5 dxe5 14. Nh6 Bc5 15. 0-0 Bxe3+ 16. Qxe3 Qc5 17. Qxc5 Nxc5 18. Rf2 Rd8 19. Raf1 Rd6 20. Be2 Ncd7 21. g4 Rf8 22. Bd3 g5 23. Nf5 Rc6 24. Nd5 Nxg4 25. Ng7+ Kd8 26. Rxf7 Rxf7 27. Rxf7 Rh6 28. Be2 Ngf6 29. Nf5 Rg6 30. Nde7 Bxe4 31. Nxg6 hxg6 32. Ne3 Ke8 33. Bc4 b5 34. axb5 axb5 35. Be6 Nc5 36. Rxf6 Ke7 37. Rf7+ Kxe6 38. Ra7 Bf3 39. b4 Ne4 40. Ra6+ Kf7 41. c4 1 : 0 Iordachescu – Navara, 33rd French Team Chess Championship, Belfort 2012) 12. ... Rc8. If 12. ... exd4 then 13. Bxd4 Rc8 14. e5 Bxf3 15. Qxf3 with powerful compensation. 13. Rhe1 h5 14. fxe5 dxe5 15. Nd5 Qc4 16. b3 Qxe2 17. Nxf6+ Nxf6 18. Nxe2 Ba3+ 19. Kb1 Nxe4 20. Bxb6 Bb4 21. Rg1 g5!? 22. Kb2 g4 23. Bxe4 Bxe4 24. c3 Rh6! 25. a5 Rd6! Very elegant consecutio temporum by 侯逸凡 (Hóu Yìfán). 26. Rxd6 Bxd6 27. c4 Ke7 28. Kc3 Ke6 29. b4 f5. The Bishop pair enhances Black’s initiative. 30. c5 Be7 (30. ... f4!? 31. Nxf4+! exf4 32. Kd4 Bxg2!∞) 31. Re1 h4 32. g3 hxg3 33. hxg3 Kf6? [33. ... Bg5! 34. b5!? (34. Kc4?? Bd2−+) 34. ... axb5∓] 34. Kc4 Bb7 35. b5 axb5+ 36. Kxb5 Bc6+ 37. Kc4 Rh8 38. a6 (38. Nc3) 38. ... Rh2 39. a7? (39. Bc7! Ba8 40. a7 Rh7 41. c6! Bxc6 42. Bxe5+!+−) 39. ... Kf7 40. Nc1 Rc2+ 41. Kb4 Bf6 42. Nb3 e4 43. Na5 Ba8 44. c6 Bc3+ 45. Kb3 Bxe1 46. Kxc2 Ke7 (46. ... Bxa5?? 47. c7+−; 46. ... Bxg3? 47. c7+−) 47. Nc4 Bxc6 48. Ne3 Ke6 49. Bc7 Bb4 50. Bb8 Bc5 51. Kd2 Bxe3+ ½ : ½.

Coming Home

10th World Chess Champion Boris Vasilievich Spassky, former hero of the Soviet Union, then moved to France in 1984 for love and dream of (second) youth, has started again since June 13, 2013 to represent the Russian Chess Federation!

Boris Vasilievich Spassky. Photo: aravot.am.

离骚 (Lísāo)


青金石

侯逸凡 (Hóu Yìfán) – David Navara
3ª del match; Praga, 13 giugno 2013
Siciliana B90

1. e4 c5 2. Cf3 d6 3. d4 cxd4 4. Cxd4 Cf6 5. Cc3 a6 6. Ae3 e6 7. Ae2 Dc7 8. g4 d5. In ottemperanza ai dogmi della strategia il Nero contrattacca al centro. L’alternativa era 8. ... b5 allora 9. g5 Cfd7 10. a3 Ab7 11. Dd2 Cc6 12. Cxc6 Axc6 13. f4 Cc5 14. Af3 Db7 15. Dd4 e5 16. fxe5 Ce6 17. Dd2 dxe5 18. Cd5 Ad6 19. 0-0-0 0-0 20. h4 a5 21. h5 b4 22. h6 bxa3 23. b3 Tfc8 24. Cb6 Ab4 25. Dh2 Axe4 26. hxg7 a2 27. Rb2 a4 28. c4 axb3 29. g6 h5?? (29. ... Aa3+!!-+) 30. Dxh5 Aa3+ 31. Rxb3 1 : 0 倪华 (Ní Huá) – Le Quang Liem, Ho Chi Minh City 2012. 9. exd5 Ab4 10. Dd3 Cxd5 11. Ad2 Cxc3 12. Axc3 Axc3+ 13. Dxc3 Dxc3+ 14. bxc3 Cd7 15. 0-0-0 Cc5 16. Af3 Ad7 17. Cb3 Tc8 18. Cxc5 Txc5 19. Axb7 Ab5 20. Td6 Re7 21. Thd1 h5 (prometteva probabilmente di più 21. ... a5 22. Aa6 Ac6) 22. a4! Axa4 23. Txa6 Ab5 24. Ta5 hxg4 25. c4 Txc4 26. Txb5 Txh2 27. Aa6 Ta4 28. Tb7+ Rf6 29. Tdd7 Txa6 30. Txf7+ Re5 31. Tb5+ Rd6 32. Tg5 Ta1+ 33. Rb2 Tf1 34. Tgxg7 ½ : ½.